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Gabriella racconta la sua storia alle Iene

La piccola Gabriella aveva 4 anni, era una bambina attivissima e dolcissima, frequentava il secondo anno di asilo quando, il 15 gennaio del 2014 le venne la febbre a 38… capita a tutti i bambini, quindi non dai peso a quella febbre. Il giorno dopo la febbre era scomparsa, ma lei aveva un forte dolore al pancino, tanto da non riuscire nemmeno a camminare. Chiamiamo la pediatra, dove ci fa fare delle prove (saltellare con i talloni), per capire se potesse essere l'appendice. Sotto suo consiglio verso le ore 21:00,del 16 gennaio, ci rechiamo al pronto soccorso del Ss. Annunziata di Taranto per sospetto appendice… Due prelievi… Esito (sospetto leucemia). Mi crolla il mondo addosso.

Senza pensarci troppo i medici ci trasferiscono, in ambulanza, al policlinico di Bari. Appena arrivati la piccola fa la prima di tante trasfusioni, per emoglobina bassa.
Passa il fine settimana, il lunedì a Gabriella viene fatto l'aspirato midollare, per avere la diagnosi certa… Quelle sono state le ore più lunghe della mia vita. Il pomeriggio arrivò l'esito "LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA "... io da mamma, sono morta dentro, il mio primo pensiero
Sono sofferenze che nessun bambino dovrebbe subire, ma la vita ti porta a dover affrontare guerre più grandi di te e sei costretto a tirar fuori unghie e denti per lottare con tutte le tue forze, contro questo mostro.
Gabriella inizia la chemio, la lunga treccia scompare, dando spazio a una testolina piccina, liscia e lucida, ma loro sono sempre stupendi, bellissimi, ma soprattutto fortissimi, dando forza a tutti coloro che gli sono vicini, soprattutto a tutti i genitori dei piccoli eroi, e si, perché noi genitori la forza la prendiamo da loro, dai loro occhi, dai loro sorrisi.
A fine gennaio ci portano al Giovanni XXIII, per mettere il catetere centrale venoso, per la somministrazione della terapia.

Ecco, sono loro i veri principi e principesse, i veri eroi, senza lunghi capelli ma con la testolina lucida, senza vestiti estrosi ma con pigiamini dei loro cartoni preferiti e con le mascherine, per evitare di raffreddarsi o altro… Pronti a combattere, pronti a trasformarsi da bambini a guerrieri.
Inizialmente ti senti a pezzi, confusa, ti chiedi perché… Poi conosci tutti nel reparto, si crea una grande famiglia, conosci bambini che sono più avanti con le terapie e altri che vengono solo per i controlli, in quel momento inizi a pensare positivo, capendo che quel mostro può essere sconfitto, così, vedendo la mia piccola, forte, sorridente ho capito che la sua forza era grande, quel mostro doveva essere sconfitto, avendo al nostro fianco medici top, infermieri che diventano parte di quella grande famiglia e le varie associazioni, che si prendono cura tutti i giorni dei nostri piccoli, regalando loro momenti di spensieratezza, ma anche aiutando noi genitori, attraverso abbracci e conforto, sempre disponibili.
Passano così 15 mesi di chemio endovena, i capelli ricrescono e ricadono per 3 volte, degenze e dimissioni, Man mano si stava più tempo a casa, si ritornava in ospedale per la terapia e per le trasfusioni, quando aveva o le piastrine o l'emoglobina bassa.
Ogni giorno era una conquista, una vittoria, ma noi vogliamo vincere la guerra.
A dicembre 2016 fa l'ultima lombare, quindi subito dopo rimozione del catetere venoso centrale, grande traguardo per lei, perché attribuiva molto la malattia a quel tubicino sul suo petto.
I capelli erano cresciuti, non erano ancora lunghi, ma erano più belli, boccolosi, morbidi, capelli di una vita nuova, di una principessa guerriera. A fine gennaio riceviamo la chiamata dalla pediatra di base, dove ci chiedeva di fare un'intervista, raccontando la storia di Gabriella, per dar voce alla nostra città "TARANTO". Senza pensarci due volte accettammo e venimmo contattati dalle IENE.
Conoscemmo colei che ora è un ANGELO, NADIA TOFFA, dove con la sua bravura è stata capace di approcciarsi a Gabriella in maniera esemplare. Gabriella in quell'intervista spiegò dettagliatamente il percorso della sua malattia, con le varie terapie, ma soprattutto parlò dei lunghi capelli che aveva, e che dovette tagliare.
A febbraio andò in onda la puntata delle IENE, da lì la mia piccola è diventata un esempio di forza per molti.
Quando NADIA si ammalò pensò a Gabriellina "come la chiamava lei", dicendo che trovò la forza per affrontare quel mostro, pensando a lei e ai suoi lunghi capelli, si, perché i capelli dopo ricrescono più lunghi e più forti di prima.
Purtroppo, leucemia e non tutti riescono a sconfiggere questo mostro, proprio come è accaduto alla nostra amata NADIA e ad altri bambini che abbiamo conosciuto nel nostro percorso, ma non si deve mai perdere la speranza e la forza di lottare.
Spero che un giorno questo mostro non spaventi più nessuno, spero che arrivi il giorno in cui tutti i bambini non debbano più preoccuparsi di affrontare queste battaglie… Ma Va un grazie a tutti coloro che combattono con noi e per noi, grazie ai medici e infermieri e tutte le associazioni che svolgono il loro lavoro con amore e con il cuore.

Grazie da Gabriella e la sua mamma Paola.

Gabriella e Paola – Taranto
Agebeo e Amici di Vincenzo Onlus – Isabella Spada 328/6685783
Oncoematologia Pediatrica - Policlinico di Bari

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